Ogni anno, nel mese di giugno, in molte località sarde si rinnova la tradizione della mietitura a mano, un evento che richiama il passato contadino dell’isola e celebra l’importanza della terra e della comunità. Questa rievocazione è più di una semplice attività agricola: è un momento di incontro e di condivisione, dove le antiche tecniche della mietitura vengono trasmesse e valorizzate, riportando in vita gesti e ritmi che per secoli hanno scandito la vita rurale.
La giornata di mietitura inizia alle prime luci dell’alba. È un momento suggestivo, in cui i partecipanti si ritrovano nei campi coltivati a grano, pronti a lavorare insieme, uniti dalla passione per la terra e dalla voglia di conservare la memoria storica del proprio territorio. L’associazione culturale “Su Massaiu” è tra i principali promotori di questa iniziativa: i suoi membri, affiancati da volontari e appassionati, si dedicano con cura e impegno alla raccolta del grano, utilizzando strumenti tradizionali come la piccola falce e legando i covoni a mano, come si faceva un tempo.
Lavorare nei campi richiede fatica e dedizione, soprattutto sotto il caldo sole di giugno. Per questo motivo, le attività iniziano all’alba, quando l’aria è ancora fresca e le condizioni permettono di affrontare il lavoro senza subire le temperature elevate delle ore centrali della giornata. La mietitura è svolta con una lentezza e un’attenzione particolari, un ritmo che contrasta con l’agricoltura moderna ma che permette di riscoprire il valore del lavoro manuale e del rispetto per la terra.
Al termine della raccolta, arriva uno dei momenti più attesi: il “murzu,” la merenda contadina. È una pausa che celebra i frutti della terra e premia i partecipanti con un pranzo rustico a base di pane fatto in casa, salumi, formaggi locali e vino, tutto prodotto artigianalmente e legato alla tradizione locale. Il murzu non è solo una pausa per ristorarsi, ma anche un momento conviviale, in cui si condividono racconti, risate e storie di un tempo, rafforzando il senso di appartenenza e di comunità.
Dopo il murzu, la giornata prosegue con un pranzo all’aperto, dove si celebra il raccolto appena concluso. Questo momento conviviale rappresenta la chiusura della giornata di lavoro e diventa una festa della tradizione agricola, in cui si rende omaggio alla terra e alle radici culturali della Sardegna.
La rievocazione della mietitura a mano è un evento che va oltre il semplice lavoro agricolo: è un’occasione per tramandare e custodire il patrimonio culturale, per riscoprire il valore della comunità e per riflettere sull’importanza del legame con la natura. Partecipare a questa giornata significa fare un tuffo nel passato, scoprendo e apprezzando la bellezza di un tempo in cui la vita era scandita dai ritmi della terra e dalla collaborazione tra le persone.